L’inspirazione di questo progetto espositivo parte proprio dal libro di Italo Calvino “Le città invisibili”, riferimento per la produzione di 5 libri “trasformati” e alcuni quadri ad olio, che prendono a riferimento emozioni e sensazioni ineffabili e profonde.
L’artista, Anita Cerpelloni, di formazione architetto e con un percorso personale nel campo delle arti applicate e del design, ha concepito architetture di carta trasformando dei libri da macero in opere inserite in tele di canapa.
Inaugurazione il 2 giugno 2016.